PAPA GIOVANNI XXIII, 8 MARZO E LA "TRATTA" DELLE GIOVANI PROSTITUTE

7 Marzo 2016

RIMINI. La Giornata internazionale della donna ricorda le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma è anche un momento per riflettere sulle discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state - e sono - le destinatarie, in tutto il mondo. La Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini ricorda con forza l’esistenza di tutte le bambine, ragazze e donne vittime di tratta sessuale. Sono presenti tutti i giorni sulle nostre strade e nascoste tra quattro mura, vorrebbero urlare la loro condizione di schiave ma non ne hanno la possibilità. Ogni settimana l’unità di strada della Papa Giovanni area Rimini, composta da 10 volontari, le incontra di notte sulle strade della nostra città. Sono giovanissime, età media tra i 18 e i 24 anni, e provengono da Romania, Bulgaria, Nigeria E Cina. "In questo momento c’è il boom delle bulgare - dice una delle operatrici - Sono giovanissime, non hanno documenti e affermano di essere maggiorenni, ma dubito molto che lo siano”. Le ragazzine bulgare si prostituiscono notte e giorno, alla luce del sole. Non è difficile incontrarle sul lungomare in orario in cui i bimbi escono da scuola. "Almeno una volta a settimana ne incontriamo una incinta che vuole abortire. Sono molto controllate dai loro aguzzini ed è difficile a volte parlare con loro - spiega l'operatrice - Hanno una paura terribile di essere punite".




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