CONDANNATO IL TRAFFICANTE DI CLANDESTINI
10 Febbraio 2021
Condannato a 9 anni di reclusione perché accusato di gestire un traffico di clandestini e di essere il responsabile della morte di Hussain Malik di 26 anni il cui cadavere era stato rinvenuto, in avanzato stato di decomposizione, in un fossato a San Giovanni in Marignano nel settembre del 2018. Finisce dietro le sbarre il 35enne pakistano Irfan Alì. Secondo l'accusa lo straniero, sfruttando il suo lavoro di camionista addetto al trasporto di cavalli nei vari concorsi ippici che si svolgevano in Italia, nascondeva i clandestini negli anfratti del mezzo pesante per farli arrivare nel nostro Paese. Con Hussain, però, qualcosa era andato storto: il 26enne a causa del caldo e dello spazio angusto in cui era stato rinchiuso aveva iniziato a sentirsi male e nonostante le richiesta d'aiuto era deceduto all'interno del camion diretto a San Giovanni in Marignano. Accortosi della situazione, per Hussain era ormai troppo tardi e il 35enne aveva deciso di scaricarne il corpo nel fossato. Dove era stato ritrovato dopo alcuni giorni. Le indagini dei carabinieri, anche sulla base del racconto dei parenti della vittima, avevano subito trovato la pista giusta. Il viaggio di Hussain era stato tracciato dai dai militari grazie ai segnali del cellulare che, alla fine, si sono interrotti proprio a San Giovanni in Marignano. Allo stesso tempo, sono stati individuati altri stranieri clandestini che, come la vittima, erano arrivati in Romagna seguendo lo stesso percorso. Grazie al loro racconto è stato possibile rintracciare sia il van, che risalire alle cause del decesso di Hussain avvenuto per asfissia. Dagli accertamenti è emerso, inoltre, che la vittima bloccata nel camion aveva cercato di contattare il guidatore quando ha iniziato a sentirsi male. Un grido disperato di aiuto che però non è stato raccolto.
Servizio di Marcello BartoliniVedi tutte le news