FAENZA, IN "NERO" A MENO DI 4 EURO L'ORA
23 Dicembre 2020
Lavorava in nero a meno di 4 euro l’ora nei guai il titolare di un’azienda di Faenza. La Gdf durante gli ordinari servizi di controllo economico del territorio, finalizzati anche all’individuazione di aziende che si avvalgano dell’opera di lavoratori irregolari, hanno controllato un distributore di benzina faentino dove veniva impiegato “in nero”, come addetto al rifornimento di carburante, un cittadino di nazionalità nigeriana.
Dagli ulteriori approfondimenti svolti nell’immediatezza è emerso che il lavoratore era privo di permesso di soggiorno e che il datore di lavoro, approfittando dello stato di bisogno derivante dalla sua condizione di clandestinità e dalla conseguente necessità di lavorare in nero per sopravvivere, lo aveva sottoposto a estenuanti orari di lavoro, obbligandolo a svolgere più di 60 ore lavorative settimanali distribuite su tutti i giorni della settimana, per una paga oraria di soli 3,70 euro, senza mai consentirgli la fruizione né di riposi settimanali, né di ferie. Le modalità lavorative e la retribuzione corrisposta sono risultate quindi palesemente difformi da quanto previsto dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro per la categoria di riferimento.
Inoltre, il lavoratore era stato indotto dal datore di lavoro ad alloggiare in un piccolo rimessaggio posto sul retro del distributore di benzina che risultava inadatto per abitarci, visto che non c’erano finestre, acqua, luce, riscaldamento e servizi igienici. Il lavoratore era stato per questo, costretto ad improvvisare una sorta di cucina vicino all’ingresso installando un piccolo fornello dove riscaldare i pasti.
L’azienda è stata quindi sanzionata con una maxi sanzione di oltre 17.000.
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