FILIERA IN PERICOLO, GNASSI: AIUTI ALLA MARINERIA
16 Dicembre 2020
Per la pesca servono misure che mirano al «sostegno, in ogni ambito istituzionale, a partire da quello europeo, e al riposizionamento della filiera ittica». È l'appello che arriva da palazzo Garampi. La giunta del Comune di Rimini si schiera al fianco delle cooperative della filiera ittica che, sottolineano il sindaco Andrea Gnassi e l'assessore alla Blue economy Anna Montini, rappresentano «un nodo cruciale per l'approvvigionamento» e «un importante presidio per le economie dei territori in cui operano». Rimini si unisce dunque all'appello nazionale delle marinerie aderenti all'Alleanza delle cooperative italiane, chiedendo al governo e al ministro competente Teresa Bellanova, «un'attenzione particolare per questo importante settore economico e sociale, anche a livello locale. Sono quanto mai necessarie misure che mirino al sostegno, in ogni ambito istituzionale, a partire da quello europeo e al riposizionamento della filiera ittica». La marineria di Rimini consiste in circa 100 imbarcazioni da pesca, con 300 persone imbarcate facenti capo alla Cooperativa lavoratori del mare e altre centinaia di persone occupate per attività direttamente collegate e di supporto a terra. Considerando l'intera filiera (che ricomprende le attività connesse con la pesca, la lavorazione del pesce, la preparazione di piatti a base di pesce incluso il relativo commercio all'ingrosso e al dettaglio), la provincia ha circa 450 imprese e risulta al sesto posto per valore assoluto dell'export, 29,6 milioni di euro. L'appello di palazzo Garampi, rimarcano Gnassi e Montini, «va anche nella direzione di valorizzare al meglio gli investimenti fatti da questa amministrazione non solo nella Blue economy, ma anche nelle strutture e infrastrutture a sostegno della marineria e del suo indotto, ma anche e soprattutto dell'intera comunità riminese».
Servizio di Marcello BartoliniVedi tutte le news