TURISMO, SETTEMBRE IN CALO IN PROVINCIA DI RIMINI. MEGLIO RICCIONE

Per il turismo della provincia di Rimini, Agosto aveva regalato ottime sorprese considerato il periodo di emergenza sanitaria ma settembre ha registrato qualche calo: 243.571 arrivi e 1.111.707 presenze, con una diminuzione rispettivamente del 28,2 e del 28,5% rispetto al 2019. In agosto il segno meno si era fermato per gli arrivi al -5,9 e per i pernottamenti al -16,1%. A pesare,  il dimezzamento delle presenze estere, ma anche quelle nostrane evidenziano una contrazione più forte rispetto al mese precedente (-14 a settembre, -8 ad agosto). Complessivamente i primi nove mesi del 2020 si chiudono con oltre 1,9 milioni di arrivi (-43,7%) e 8,6 milioni di presenze (-43,9%). 
Tra i singoli comuni, Rimini ha registrato un calo nel mese di settembre del 33,7% (109.419) e le presenze del 34,5% (472.029) con un eloquente -61,5% per quelle estere. Un dato, che incide molto sul bilancio complessivo del capoluogo che negli ultimi anni aveva recuperato quote importanti di turismo da oltre confine. I primi nove mesi 2020 di Rimini si chiudono con un passivo, a livello di pernottamenti, del 47% (3.671.000). Per Cattolica l’ultimo mese estivo si chiude un po' meglio rispetto a Rimini: 24.700 arrivi (-30,9%) e 128.300 presenze (-30,5%). Complessivamente i primi nove mesi dell'anno vedono le presenze diminuire del 45,2% (poco meno di 1 milione). Misano e Bellaria Igea Marina, accorpati nell’elaborazione regionale, segnano a settembre una diminuzione di arrivi del 29,2% (36.874) e dei pernottamenti del 28,7%. Mentre è Riccione a sopportare meglio l'onda d'urto causata dall'emergenza sanitaria. Tra i turisti italiani, i più affezionati alla riviera si confermano ampiamente i lombardi, seguiti dagli emiliano romagnoli (che segnano addirittura una crescita a settembre). Ci sono poi i piemontesi e i veneti. Per quanto riguarda i paesi esteri si segnalano invece, benché in forte calo, gli arrivi dalla Germania (51.626) e da Svizzera e Liechtenstein (47.787) che da soli rappresentano il 40% dei turisti da oltre confine.