PANDEMIA IN ESPANSIONE, GNASSI PIU' RESPONSABILITA'
5 Novembre 2020
Con la pandemia in forte espansione, ora è il momento della responsabilità. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi richiama l'invito fatto nei giorni scorsi dal presidente Mattarella. E aggiunge come «non essere per ora zona rossa non è il “libera tutti”». «La disperazione, la preoccupazione diffusa, persino la rabbia per le misure prese, possono essere comprese – dice il primo cittadino malatestiano – ma non portano nè alla sconfitta del virus nè al risollevarsi delle attività economiche colpite». Gnassi commenta le nuove misure in arrivo contro il contagio da coronavirus, sottolineando come sia il momento in cui ognuno di noi deve fare il massimo per tentare di far sì che l'Emilia-Romagna, la Romagna, la nostra provincia non diventino zona rossa. La classificazione attuale del territorio, avverte il sindaco di Rimini, «significa semplicemente che per ora siamo in condizioni più gestibili rispetto ad altri». Merito dei “molti tamponi” e dell'attività di rintracciamento. Tuttavia «da domani l'onda d'urto può essere un'altra e più forte». Dunque «non essere per ora zona rossa non è il “libera tutti”, ma è un'opportunità» per «far sì che quei numeri e quegli indici dell'Istituto superiore della sanità a cui siamo aggrappati restino tali da poter permettere alle nostre comunità di evitare ulteriori restrizioni». Occorre dunque, come suggerito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, evitare «protagonismi, partigianerie, egoismi, ognuno deve fare come non mai la propria parte».Per Gnassi l'ultimo Dpcm rappresenta «un passo avanti», definisce «un sistema che ha degli automatismi attraverso i quali l'intensità delle restrizioni è parametrata al livello di contagiosità del virus e alla capacità del sistema sanitario del territorio di rispondere».
Servizio di Marcello BartoliniVedi tutte le news