BAGNO DI ROMAGNA ,SU E45 IL SINDACO LANCIA L'ALLARME
20 Ottobre 2020
Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini torna sulla stato della E45 e lancia l’allarme. Lunedì mattina l’amministrazione comunale ha avuto un confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed Anas sulla nota questione del Ponte Puleto e della relativa viabilità alternativa della Ex 3bis Tiberina, che - dice - avevamo richiesto e sollecitato". "Dopo la vicenda del sequestro del Ponte Puleto, è "esplosa" agli occhi di tutti la problematica connessa alla fragilità della viabilità alternativa, che è stata aggravata nel frattempo dalla frana di Metato, che si è aggiunta alla inagibilità "ventennale" del collegamento tra Canili e Pieve Santo Stefano. Si tratta di problematiche che abbiamo rimesso al centro dell'attenzione degli Enti interessati, ovvero Governo, Anas, Regioni e Province per chiedere in modo fermo e sostanziale la soluzione coordinata delle criticità e tornare nel più breve tempo possibile ad una situazione di normalità".
Il sindaco Baccini sottolinea che esiste il rischio concreto di tornare nella stessa emergenza conosciuta in occasione del sequestro del Ponte Puleto e che diventi quotidiana. Non si tratta solo di far fronte ad eventuali decisioni della procura, ma di come qualunque incidente o una normale nevicata possa far collassare il traffico sulla E45 e far riemergere-conclude- l'assenza di una viabilità alternativa, ciò che causerebbe ingenti danni ai cittadini ed alle aziende di tutta la Regione, prima fra tutte quelle dell'Unione Valle Savio.
Servizio di Gianluigi LuccarelliIl sindaco Baccini sottolinea che esiste il rischio concreto di tornare nella stessa emergenza conosciuta in occasione del sequestro del Ponte Puleto e che diventi quotidiana. Non si tratta solo di far fronte ad eventuali decisioni della procura, ma di come qualunque incidente o una normale nevicata possa far collassare il traffico sulla E45 e far riemergere-conclude- l'assenza di una viabilità alternativa, ciò che causerebbe ingenti danni ai cittadini ed alle aziende di tutta la Regione, prima fra tutte quelle dell'Unione Valle Savio.
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