DROGA VIA MARE DALL'ALBANIA, MAXI OPERAZIONE DELLA GDF: 17 ARRESTI
11 Giugno 2020
Arrivava via mare, attraverso la rotta balcanica, dall’Albania all’Italia, la droga che è stata sequestrata dalla Gdf di Brindisi nell’ambito dell’operazione Beached. Le fiamme gialle hanno sgominato l’organizzazione criminale anche grazie alla collaborazione del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce. In manette 17 indagati residenti nelle province di Brindisi, Taranto, Roma, Arezzo, Rimini, Forlì e Matera. I colleghi delle Fiamme Gialle di Rimini hanno ammanettato uno dei coinvolti residente in città. Le indagini sono partite alla fine del 2017 ed hanno consentito di documentare l'operatività di un sodalizio ben strutturato dedito all'importazione, trasporto, detenzione e cessione di ingenti quantitativi di marijuana. La droga, oltre alle 'piazze di spaccio' delle province di Brindisi e Taranto, era destinata ad acquirenti dislocati in altre regioni del centro-nord. L'organizzazione gestiva il traffico attraverso l'apporto fornito da ciascun indagato, reclutato grazie all'intermediazione di un uomo residente nella provincia di Taranto.
Inoltre, è stato possibile accertare anche la detenzione di armi da fuoco, utilizzate per intimidire i clienti in ritardo con il pagamento dello stupefacente. Al termine delle investigazioni, alla luce degli elementi di prova raccolti, la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l'emissione di una misura cautelare personale eseguita, oggi, nei confronti degli indagati. Il Procuratore Aggiunto della Dda leccese, Guglielmo Cataldi ha attivato i previsti canali di cooperazione internazionale al fine di pervenire alla cattura delle persone attualmente all'estero.
Servizio di Gianluigi LuccarelliInoltre, è stato possibile accertare anche la detenzione di armi da fuoco, utilizzate per intimidire i clienti in ritardo con il pagamento dello stupefacente. Al termine delle investigazioni, alla luce degli elementi di prova raccolti, la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l'emissione di una misura cautelare personale eseguita, oggi, nei confronti degli indagati. Il Procuratore Aggiunto della Dda leccese, Guglielmo Cataldi ha attivato i previsti canali di cooperazione internazionale al fine di pervenire alla cattura delle persone attualmente all'estero.
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