LOCKDOWN, CONFINDUSTRIA SPIEGA QUANTO È COSTATO ALLE AZIENDE

29 Maggio 2020

Le emergenze alla fine si misurano anche in termini economici. E anche se formalmente quella del Covid-19 cesserà il 31 luglio, le aziende hanno cominciato a farsi i conti in tasca dopo il lockdown. Il Centro Studi di Confindustria Romagna, con l’aiuto e la collaborazione del dipartimento di scienze aziendali dell’Università di Bologna – Campus di Rimini, ha intervistato 200 imprese associate per capire come viene affrontata la fase 2. I costi variano dalle dimensione dell’azienda ma sono comunque importanti. Uno dei timori a breve termine per molti è quello della riduzione della liquidità. Quasi metà degli intervistati dichiara di avere subito finora danni pesanti. Il 49% degli intervistati ha dichiarato di aver subito effetti molto duri nel corso dell’emergenza con una maggiore incidenza sulle aziende di piccole dimensioni. Per il 68% dei rispondenti, con il ricorso al lavoro agile si è riscontrata una bassa o nulla riduzione di produttività. Il centro studi ha chiesto agli associati di provare a stimare la variazione del fatturato dei primi quattro mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019: il valore medio della perdita di fatturato è stato per le piccole aziende pari a 15,8 milioni di euro, per le medie 21,5 milioni e 186 milioni per le grandi. Il 18% degli intervistati dichiara invece di aver avuto una variazione positiva.
Servizio di Gianluigi Luccarelli




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