SPIAGGIA, CONFESERCENTI ATTACCA L'ORDINANZA BALNEARE RIMINESE
28 Maggio 2020
Si avvicina l'estate, le spiagge tornano a ripopolarsi ma non si placano le polemiche attorno alla nuova ordinanza balneare del Comune di Rimini. «Una mera operazione di marketing – la definisce Confesercenti – che non tiene in realtà in considerazione le esigenze degli operatori di spiaggia. Ne verificheremo la legittimità, perché così come è, per chi lavora sull'arenile è inacettabile ed economicamente insostenibile». Confesercenti si scaglia contro l'ordinanza e ribadisce: «Capiamo perfettamente la finalità di questo provvedimento, che è soprattutto comunicare all'esterno e ai turisti che la spiaggia di Rimini è più sicura ed è aperta dall'alba al tramonto. Ma così si rischia di creare aspettative eccessive agli ospiti e di creare problemi agli operatori». La prima criticità è quella del distanziamento degli ombrelloni. Confesercenti aveva proposto una mediazione iniziale di 15 mq a ombrellone, superficie già superiore a quella di 12 mq indicata dalla Regione Emilia-Romagna, con la possibilità eventualmente di utilizzare la fascia a monte e quella prima della battigia. La seconda criticità riguarda il delivery. La consegna degli ordini si può fare a domicilio o nei locali in cui il consumatore si trova. «La spiaggia – aggiunge Confesercenti – non ricade nella fattispecie di domicilio o locale». Si vuole “vendere” una spiaggia come più sicura e aperta fino alle 22, ma non si danno risposte adeguate sulla sicurezza, dando ai bagnini in pratica il compito di presidiare l'arenile.
Servizio di Marcello BartoliniVedi tutte le news